domenica 27 aprile 2014

VIALE UMBERTO


Fra tutti i ricordi dell' adolescenza si stagliano in primo piano quelli riferiti ai tiepidi pomeriggi primaverili trascorsi, insieme agli amici del cuore, seduti su uno dei gradini che componevano la lunga scalinata che conduceva diritta a quello che Noi si chiamava "IL BOSCHETTO" (fosso della noce). Si studiava, spesso con galoppante fantasia, che tale era destinata a rimanere, la possibilità di percorrere quelle scale per raggiungere il fosso, mano per mano con la ragazza che rappresentava, al momento, il grande amore ella nostra vita ed, insieme a Lei infrascarsi tra gli alberi e le siepi che allora facevano da romantica scenografia di quel teatro dove si sarebbero recitate le nostre commedie d'amore.
Lei era "sempre bellissima", odorava di primavera e quel bacio. anche se già assaporato, era come se lo si riuscisse a carpire per la prima volta.
Come dire?
Il desiderio era talmente acuto che poi, al fin fine, uccideva la fantasia!