giovedì 15 settembre 2016

SASSARI - ECONOMIA REALE ...TANGIBILE



  Un groppo alla gola mi assale....

La ricordo , molto movimentata, traffico intensissimo e parcheggio dei carri con cavallo ( li barrocci e li tumbarelli ), con i loro carichi di ortaggi provenienti dalle campagne e dai paesi vicini; i ricordi mi riportano anche a rivedere quei ragazzi , un po più grandi di me, impegnati nel loro ruolo di trasportatori delle merci appena scaricate: si servivano di ceste o corbule che poggiavano sulla testa ed è per questo che li chiamavano, "li pizinni cu lu mòiu in cabbu". Ricordo Il rifornitore di benzina; le moto che si trovavano in questa foto in sosta vicino alla palma; la fabbrica APE; il deposito del ghiaccio ( a destra in senso ascendente di fianco al mercato); e come dimenticare i vespasiani, posti a dimora, sempre li in aderenza alle mura del mercato, a far "bella mostra" in onore del folclore sassarese. 
La piazza si ricongiunge al viale Umberto, più verso la parte alta, a sinistra incrocia Viale Trieste e, a destra la via del Carmine, quella via che prende il nome, dall'allora convento dei Carmelitani ,a proposito dei quali è opportuno ricordare che, dove oggi è ubicato il mercato, prima trovava il suo ampio spazio il loro giardino. Inutile sottolineare che la nostalgia è tanta. Amici di Sassari, sarebbe davvero bello se in segno di rispetto per la nostra storia e per le nostre origini, condividiate tutti questo post e divulghiate anche ai giovani di oggi le immagini di quei tempi. Quei tempi che non torneranno più ma ci insegnano che non si viveva di mercati azionari ma di mercati veri e propri. Mercati tangibili che creavano sviluppo e lavoro nella nostra città. Oggi si chiama ECONOMIA REALE. A zent'anni

©  2016 ANTONIO CARTA