martedì 17 dicembre 2013

Santa Caterina Notizie

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A cura di
Mario Grimaldi 



Bene, allora fa ancora più piacere che ci siano dei giovani che possano informarci su dettagli sfuggiti alla nostra attenzione.
Approfitto dello spunto , per rimarcare l'importanza di questa Chiesa : <Santa Caterina d'Alessandria che visse e fu martirizzata - da non confondere con Santa Caterina da Siena - in Alessandria d'Egitto nel sec. IV al tempo dell'imperatore Massimino Daia. La leggenda fiorita intorno alla martire narra che essa fu una donna coltissima specialmente in filosofia e che sostenne una disputa dottrinale davanti allo stesso Daia il quale la invitava a sacrificare alle divinità pagane ma essa preferì il tormento della ruota (sempre raffigurata nella sua iconografia insieme alla spada) al quale sopravvisse; fu poi decapitata e il suo corpo fu deposto in un convento sul Sinai. Il suo culto era diffuso nella Chiesa orientale e venne introdotto in Sardegna e particolarmente a Sassari, durante il periodo bizantino, come quello di San Nicola, di Sant'Appollinare, di santa Anatolia e di tanti altri santi>.
"Per avere un idea dell'importanza di questa chiesa si pensi che era sede delle adunanze del Consiglio Maggiore della città (al suon di trombe e di campane ::E.Costa::) e i podestà vi davano udienza ai cittadini; vi si riunivano anche quegli antecessori delle assemblee parlamentari che furono gli Stamenti e i Vicere ne giuravano di rispettarne i privilegi. Si spiega, così, che nel 1833 la chiesa contasse 363 case alte e 189 basse con un numero di parrocchiani equivalenti pressapoco ad un quinto della popolazione sassarese con ottocento scudi di decime. tanto da poter disporre di un rettore e di tre vice parroci".
Si comincio ad abbatterla nel 1853, ma i lavori vennero sospesi per un epidemia di colera e vennero ultimati nel 1856.
L'aspetto esterno della chiesa è conosciuto grazie ad un vecchio bozzetto del pittore Luigi Aspetti e a un disegno di Don Simone Manca e a un dipinto di Domenico Montixi. - poi anche riproposta come abbiamo suesposto anche dal grande E.costa che scrive:
" Santa Caterina era frequentata da tante signore e specialmente dalla nobiltà. Ricca di molte tombe patrizie con stemma gentilizio i cui marmi furono barbaramente asportati e utilizzati per diversi usi, con DANNO ALLA NOSTRA STORIA".