domenica 14 dicembre 2014

Si dice che :


A CURA DI Antonio Carta


"A Sassari era antica tradizione (che forse resiste ancora oggi) di non convolare a nozze di venerdì. E nei tempi andati, certamente si osservava questa norma consuetudinaria molto più di oggi.

I popolani sassaresi, del resto, sono sempre stati precisi osservando certe credenze, come quella relativa al significato derivante dai fischi nelle orecchie. Se era quello destro che fischiava, voleva significare che in quel momento qualcuno diceva un gran bene della persona; se era il sinistro, significava che non solo si diceva male del soggetto, ma anche che la cosa poteva portare grande scalogna!
Quando si rovesciava l'olio o il sale sul tavolo, quando latrava un cane o si inciampava con il piede sinistro, ci si dobveva aspettare qualcosa di non molto buono. Per il piede destro, invece, l'inciampo avevaun significato di buon auspicio, perché sotto a quel piede poteva trovarsi un tesoro!
Se una persona rompeva uno specchio poteva capitarle una disgrazia perché, dicevano i vecchi sassaresi, era naturale che la persona della quale lo specchio rifletteva abitualmente l'immagine, doveva 
andare in malora.
Gli specchi, a Sassari, si coprivano con un velo o si voltavano verso il muro se in casa moriva qualche persona."
(C.F.R. Webber editore Renato Pintus).