domenica 6 ottobre 2013

Monumenti demoliti


A cura di Giuseppe Idini, Lino Augias e Giuseppe Idile (Capitano) per la parte grafica. 









ANTICHE CHIESE DI SASSARI NON PIU' ESISTENTI PERCHE' DISTRUTTE O DEMOLITE.


Oltre alle più note Santa Caterina demolita nel 1853, San Giuseppe (S. Rocco) demolita per la costruzione dell'edificio dell'Università, San Biagio demolita nel 1926-27, a Sassari esistevano diverse chiese che per varie ragioni sono distrutte o demolite.

Voglio ricordarne alcune-Chiesa dello SPIRITO SANTO, tra l'Episcopio e porta Utzeri, volgarmente conosciuta con il nome di Sant'Andrea, da non confondere con la chiesa sita in corso Vittorio Emanuele fatta costruire successivamente da Vico Guidoni.

N.S. di LORETO - Porta di Macello (locale attualmente utilizzato da un Bar).

SAN BARTOLOMEO, chiamata successivamente San Carlo dal nome della confraternita alla quale venne concessa (nelle vicinanze di via S. Carlo).

SANTA CROCE, vicino all'attuale seminario, demolita nel 1824. E' verosimile che prima del 1492 gli ebrei che erano a Sassari vi avessero la loro sinagoga e che dopo la loro espulsione sia stata consacrata al rito cristiano e dedicata alla S. Croce.

SAN SEBASTIANO, chiesa degli inquisitori, costruita dal 1602 al 1606, situata tra Piazza Tola, Via Cesare Battisti e Via San Leonardo. In questa chiesa la Città fece Voto per la peste nell'anno 1652.

SAN PAOLO, annessa al convento degli Scolopi ( via Sebastiano Satta), distrutta nel 1870.

N.S. DELLA MISERICORDIA, era situata a sx della porta S. Antonio,verso "Carrera Longa", demolita nel 1759.

SANT'ANNA, Presso la fontana delle conce - demolita nel 1890.

SANT'ELIGIO (Sant'Alò), era in vicinanza di quella di S. Anna.

SAN LAZZARO, "lo Spano la colloca nel sito vicino a Porta Utzeri, dov'è l'acqua della Rogna"; il Sisco sospettò che fosse in vicinanza di San Pietro e colse nel segno.

LA VERGINE DEL REGNO, situata nel "Regnu" vicino alla Reggia dove ebbero stanza i Giudici e dove morì nel 1235 Ubaldo Visconti ( primo marito di Adelasia di Torres),
tra la fontana delle conce e San Pietro.




Servizio di ricerca grafica a cura di Giuseppe Idile ( CAPITANO) per Sassari Storia






San Biagio - Opera  di Andrea Lusso del 1613 - Restauro dell'opera  eseguito a Sassari.


Particolare della tomba degli Aridsson.  Le persone che chiedono cibo, in fila . Sullo sfondo i muri  della chiesa di San Biagio e il cancello d'ingresso   dell'azienda Ardisson.


Lino Augias

In riferimento alla richiesta di Giuseppe Idile (Capitano) sulla Chiesa di Santa Caterina, non avendo foto posto una piccola recensione e il disegno della suddetta. Nel 1278 l'Arcivescovo Dorgodorio istituì 5 Parrocchie, tra le quali Santa Caterina, assegnando a ciascuna degli appezzamenti di terreno per la rendita necessaria alle Chiese.


Per Santa Caterina vennero concesse delle terre in regione Mascari. L'architettura era di origine pisana e sul fronte vi era un rosone simile a quello esistente a Santa Maria, mentre nel portone di ingresso era stata ricavata una nicchia con la statua della Santa; Il campanile a colonnine era di stile lombardo. La chiesa di Santa Caterina era frequentata prevalentemente dalla nobiltà sassarese, ed aveva al suo interno molte tombe patrizie. Come risulta dagli Statuti del 1294, nella Chiesa i Podestà davano udienza al popolo e il Municipio vi teneva le riunioni, annunciate da squilli di tromba e suoni di campane. Dopo il trasferimento a Gesù Maria (attuale Santa Caterina), nel 1853 avvenne la demolizione, che terminò nel 1856.



San Lazzaro era un ospedale per lebbrosi situato nelle vicinanza di S. Pietro, in regione "Lu Regnu". Esso fu fondato dall'ordine degli "spedalieri di S. Leonardo di Stagno" verso il 1143; nel 1628 le monache Isabelline chiesero di ritirarsi in esso; prima di quell'anno vi risiedettero le monache di S. Chiara. Risulta che nel 1638 i Padri Osservanti vi celebravano messa. Nel 1673 quest'ordine si unì a quello dell'Annunziata; nel 1701 questo ospedale venne aggregato a quello di S. Croce. nello stesso sito, intorno al 1702 esisteva la chiesetta annessa all'ospedale, che fu distrutta nel 1790.


 Il quadro di S. Lazzaro, che esisteva già al tempo dell'ospedale dei lebbrosi, fu poi ritirato da quello di S. Croce fino al 1848, anno in cui fu trasportato presso l'ospedale civile di Piazza Fiume.