sabato 24 ottobre 2015

Pillole Medioevali : edilizia nel basso MEDIOEVO


A cura di: MARIO GRIMALDI




Mario Grimaldi

Edilizia nel basso Medioevo:


"Varie necessità di allora, quale per esempio quella dello sviluppo, per quanto ci riguardava, mercantile e della economia urbana, imponevano l’ampliamento della città e trasmettevano alla popolazione urbana una febbre edilizia senza precedenti.Il centro originario della città era fitto di torri e di palazzetti nobiliari, ognuno dei quali aveva il suo forno e il suo pozzo, che venivano affittati a chi non li aveva creando ingorghi di gente, bestie e carretti. Gli edifici erano stati costruiti senza alcun piano preciso ed erano affacciati su un intrico fittissimo di stradine e vicoletti, tutti storti, spesso ciechi e sbarrati da un altra casa, sorta a chiudere il passaggio come per dispetto.Inoltre, nel tentativo di fornire alle stanzette un sia pur minimo sfogo, venivano aggiunti balconcini e verandine in legno che, sporgendo sulle stradine strette, impedivano persino al crocifisso di passare quando un prete si recava da un malato, (le stesse chiese affacciavano spesso su spazi angusti e avevano i muri esterni in comune con le case di abitazione di qualche signorotto.Il panorama dei borghi, al contrario era meno pittoresco e un po' monotono, ma più razionale. La gente che arrivava in città da fuori, infatti, costruiva seguendo le direttive del Comune, che cercava di creare vie principali dritte e relativamente ampie e di fornire i quartieri delle attrezzature principali (i forni e i pozzi).Le nuove case erano piccole e modeste, quasi sempre di due piani e addossate le une alle altre; gli storici le hanno chiamate, con un’espressione attuale, < case a schiera >. La differenza con quelle nobiliari cominciava a notarsi anche nei materiali usati. Mentre i ricchi ricostruivano in pietra i vecchi edifici di legno, il legno restava la struttura portante delle case più povere.Queste <case a schiera> avevano una stanza al piano terra, che era spesso cucina e bottega, e una al piano di sopra con un unico letto in cui dormiva tutta la famiglia, che in quest’epoca era cresciuta fino a sette-otto persone: immaginiamo dunque la promiscuità con la quale si viveva.Ci si coricava tutti nudi, nella speranza che di notte pulci e altri parassiti abbandonassero gli abiti. Le finestre erano piccole e chiuse da ante di legno. Di giorno, per avere un po di luce e non fare entrare le mosche, si applicavano alle finestre delle tele cerate o dei fogli di pergamena. I vetri (la tecnica del vetro <a fogli> era stata appena inventata) era un lusso anche per i più ricchi e si usavano solo per i finestroni delle chiese."