domenica 8 marzo 2015

Thatari: da Viale Sicilia a Valverde (breve panoramica storica)




  • A CURA DI: Mario Grimaldi


Una piccola descrizione storicamente folcloristica......
(breve panoramica storica)



Dal terrapieno, chiamato dai “MAJORES” della burocrazia civica: “Viale Sicilia”, forse in onore della grande sorella sognante il ponte sullo stretto di Messina, lassù il ponte Rosello, aereo transoceanico sembra che spicchi il volo sopra un fiume arginato a strapiombo dalle case del vecchio corso di Santa Trinità e da quelle più pretenziose e un tantino più prepotenti dell’ “attera” Sassari.Sul fondo il colle “olim” di Valverde, coronato dal campanile e chiesetta dei Cappuccini, ospita lungo il declivio ville e villette, casette e case. Sono come ragazze dagli abiti chiari, sfacciate e pudiche, uscite all’aperto. Sembra che salgano sulle ali dell’aereo per il folle volo. Il fiume discende dalle arcate dinamiche e vitalizza la fonte. All’argine del corso Trinità dirige un orchestra di finestre e di balconi, di mura e di tetti vecchi e giovani, armonizza adagi romantici e allegretti briosi, rulli di tamburi e zirlii di pifferi, nastri policromi, fantasia dei Candelieri. All’argine opposto dirige un’orchestra transatlantica di prua e di poppa, di mura e di tetti indifferenti, di finestre e balconi annoiati e armonizza jazz dodecafonici e chitarre elettriche, ritmi afromusulmani e arrangiamenti sardosiciliani.Al centro una corrente di orticelli e di giardinetti, di fosse di scolo e di solchi di lattughe e di cavoli, di carciofi e finocchi, di garofani e crisantemi, di serietà e di umorismo, di giogga minudda e di zimini: un filo di felicità sassarese che brontola malcontenta in fondo alla storica valletta.FIUME, come acqua mitica e magica, a livello della Madre-Terra; come acqua crepuscolare e trionfale a livello della Turris Libyssonis e dei “Rum-afarigah”, come acqua politica ed economica al livello della Thathari castellana d’Aragona e di Spagna e della Thathari municipio dei Savoia e del Piemonte; come acqua borghese e popolare a livello giacobino ed acquaiolo, come acqua fonte di nascita e di rinascita; GERUSELE degli spiriti e delle ombre e de li molthi, Rosello dei Caramasciu e dei Sanctu Christhu, Rosello delle Domus de janas e delle Tombe dei giganti. Anche questo è il Rosello?... forse vagamente anche questo. Chi discende nella valletta cara agli acquaioli ai somarelli e ai barilotti stile gotico aragonese per vederlo, qualcuno diceva. RISALGA E PRENDA LA VIA CHE CONDUCE AL “MONTE D’ACCODDI”.
(M.G.)
Sassari 8 marzo 2015.



Sassari: "IL TEATRO" Ricordando Giovanni Enna