mercoledì 19 novembre 2014

Sassari: Fontana del "BRIGLIADORE"

A CURA DI: Mario Grimaldi







"Fontana di Santa Maria, detta "BRIGLIADORE" dallo zampillo,che sgorgava dal suolo al centro del cortile o chiostro del convento-chiesa. Come sorgente appartiene alla stessa falda acquifera che alimenta quella delle Conce e di San Pietro di Sirki. Qui, molto probabilmente, il Giudice Mariano passava l'estate e:

< si faguian venner sa abba intro de sa ecclesia et vi la faguian passare subra su carre, pro qui non podiat sufferrer su cardu>.

Il BRIGLIADORE, come si vede oggi, venne costruito a spese del Comune nel 1611, restaurato nel 1613, 1618, 1619 e 1625".


< Sulla fontana del Brigliadore vi sono tre stemmi:

Il Costa, identifica il centrale  quale  quello d'Aragona con torre di Sassari; quello di destra ,forse, lo stemma antico di Genova e Sassari; di quello posto a manca non si hanno conoscenze dell'origine >

LE CHIUDENDE.








A CURA DI  Tullio Moledda


RICORDIAMO L’EDITTO DELLE CHIUDENDE.


Il risultato degli studi e delle proposte della Società Agraria fu l’editto delle chiudende, emanato nel 1820, pochi mesi dopo che a Napoli erano scoppiati i primi moti carbonari d’ Italia. Mentre nella penisola italiana ci si batteva per la democrazia e per la costituzione, nella nostra isola ci si occupava ancora di un problema vecchio... quanto i nuraghi!L’editto si proponeva di proteggere l’agricoltura, senza però danneggiare la pastorizia. chi possedeva un campo, infatti, poteva recintarlo (chiuderlo, da cui CHIUDENDE) purché che tale appezzamento non costituisse un luogo di passaggio, ne fosse adibito a pascolo o contenesse fonti o abbeveratoi; con la nuova legge, insomma, la proprietà privata sostituiva la proprietà collettiva. La legge, tutto sommato, non era cattiva: ma come spesso accade, <fatta la legge trovato l’inganno>. Immediatamente spuntarono gli approfittatori, gente senza scrupoli, che non esitarono a creare gravi inconvenienti: alcuni, < comprando > i testimoni, si appropriarono terreni mai posseduti e tanto meno coltivati; altri, alla faccia dell’editto, incorporarono nelle recinzioni anche terreni da pascolo e numerosi pozzi o abbeveratoi. Naturalmente, i primi a rimetterci furono i poveri pastori, costretti a pagare altissimi canoni d’affitto e spesso privati dei migliori terreni a pascolo; del malcontento approfittarono i Feudatari: tutti quei piccoli proprietari terrieri, creati della nuova legge davano loro parecchi fastidi, limitandone in parte la potenza e i privilegi cui erano abituati da secoli!Spesso, dunque, furono i Baroni a istigare le rivolte dei pastori contro l’editto e gli speculatori che ne avevano approfittato: e in tutta l’isola si susseguirono sommosse dei pastori che spesso sfociarono in vere battaglie. Questa situazione, al fine, convinse Carlo Alberto, nel 1833, a sospendere l’editto e i suoi problematici effetti.

SCRIVERE LA STORIA






A CURA DI Mario Grimaldi

SCRIVERE DELLA STORIA DI SASSARI
L'amore per la propria città è sempre stato la musa ispiratrice di tutti quegli uomini famosi e meno famosi, di tutti i tempi e di tutti i luoghi, che sono stati capaci di apprezzarne la storia nel bene e nel male. Le nostre pagine, che tutti noi, riempiamo giorno dopo giorno, costituiscono una carrellata nella nostra storia e nella nostra cultura ricche di eventi e personaggi che pian piano impareremo a conoscere,
DELIZIAMOCI NELLA LETTURA E LASCIAMO VIBRARE IL NOSTRO CUORE.
Nella foto il monumento eretto in onore di Giovanni Maria Angioy:"L'alternos, eroe della Sarda rivoluzione(1793-1796)", alloggiato in un giardinetto abbellito da piante e fiori ornamentali posto a dimora in Piazza del Comune di fronte a Palazzo Ducale.