martedì 8 luglio 2014

Felice Cavallotti



A cura di :  Mario Grimaldi



Un accenno di fine anno alla Storia:
Abbiamo a lungo ,in altri post di questa pagina, scritto di Felice Cavallotti, personaggio particolarmente apprezzato dai Sassaresi,e a tal punto di erigerli un monumento e di intitolarli una Via nel cuore del centro storico cittadino.
Era uno scrittore, deputato al parlamento. Dopo una giovinezza moderata e filocavouriana , nel 1866, all'età di 24 anni, fondò il periodico politico e letterario "GAZZETTINO ROSA", repubblicano e anticlericale. Dal 1873 venne eletto deputato della sinistra, e nel 1879 fondò la Lega della democrazia, ispirata a Garibaldi, e dal 1886 fu considerato il capo del partito radicale. In seguito assunse posizioni fortemente contrarie a Crispi in nome della "Questione Morale", e denunciò con violenza il trasformismo.
Fece due viaggi in Sardegna, la prima volta nel 1891 e la seconda nel 1896; visitò città e paesi accolto da grandi manifestazioni di entusiasmo. I discorsi pronunciati nei due viaggi furono raccolti nel libretto IN SARDEGNA 1891 e 1896, DIECI DISCORSI, pubblicato dalla " Nuova Sardegna", 1896.
Cavallotti, nel 1898 a Milano, fu ucciso dal deputato Macola nel suo trentaduesimo duello.
Sotto, nel disegno di A. Beltrame, una fase del duello in cui Cavallotti perse la vita, e il ritratto del politico.




Alghero e Sassari - Legame storico di due città.


 A cura di :  Mario Grimaldi

Piccole parentesi di Storia in una pigra mattinata estiva.
Poche righe a corredo di questa meravigliosa foto ,della "nostra Alghero", che testimonia L'esuberante malia.
Questo centro, molto caro a noi sassaresi, fu fino alla metà dell'Ottocento una città fortezza o come è stato detto, "una fortezza in forma di città"; questo suo passato incide in modo determinante, oltre che al suo tessuto urbanistico, sulla consistenza del suo patrimonio artistico e culturale.
"Da detto punto di vista uno dei monumenti più significativi è ciò che resta delle sue mura, il cui impianto fu avviato ai tempi dei Doria. Queste furono cura costante delle amministrazioni che si succedettero fino a quando la città cessò di esser considerata una piazzaforte. Nel quattordicesimo secolo la cinta aveva ventisei torri e due porte; dopo il 1417, con il contributo in denaro e lavoro dei cittadini, questa cinta ebbe i primi restauri; tra il 1426 e il 1459 fu ancora consolidata. Agli inizi del secolo sedicesimo, però, le mura apparvero del tutto inadeguate a confrontarsi con le nuove artiglierie per cui, nel 1513, Gerardo Zatrillas fu chiamato a sovrintendere alla loro ristrutturazione".
Questa città non è solo da apprezzare per il suo incantevole mare, ma anche e sopratutto per la tanta storia che è in grado di raccontarci. C'è tanto, tanto, tanto ancora da scoprire, ma per oggi ammiriamola con quello spirito di estivo relax che è giusto, dato il periodo, debba prevaricare ogni altra sorta di interesse. Avremo tempo per andare a ritroso nel tempo alla ricerca di quella Storia, che in molti casi si intreccia con quella di Sassari, e che in ogni caso ci interessa da vicino.
Grazie e buona giornata!
M.G.