domenica 27 aprile 2014

MONUMENTEROS ?


MONUMENTEROS  ?

Piazza D'Italia con al centro il monumento con la statua del Re che molti di Noi possono ricordare quando, un trentennio, e forse più, fa era imbrattato di scritte provocatorie. I gradini del monumento erano costantemente occupati da quei giovani che accompagnadosi, spesso con le loro chitarre intonavano i loro "INNI" o le "rivoluzionarie" canzoni allusive di Edoardo Bennato. Quei giovani erano considerati ribelli e venivano chiamati "Monumenteros" (questa parola veniva esageratamente accostata, dal falso perbenismo, ai "Montoneros" ossia ai guerriglieri di uruguaiana memoria. In verità questi ragazzi, un po esuberanti si, non davano fastidio a nessuno eppur, specialmente la Nuova Sardegna ce l'aveva con questo gruppetto di giovani, e quando succedeva qualcosa che suscitava grida di protesta( per esempio durante un comizio tenuto in piazza o una manifestazione sindacale), i suoi giornalisti non esitavano a segnalare le loro intemperanze.
Ma la gente, noncurante del fastidio che, a detta di molti, potevano creare, continuava a passeggiare su e giù per la Piazza, quasi si sentisse protetta dalla statua di quel signore che un giorno era stato il Re dei loro padri. Ed i "monumenteros" rimanevano sempre li arroccati sull'alto del monumento e continuavano a cantare, suonare i flauti e chitarre mentre i ragazzini solcavano le mattonelle con le strisciate dei loro pattini a rotelle, altri inseguivano un pallone percorrendo un percorso ostacolato dalle mamme che passeggiavano , specialmente nelle calde serate estive e primaverili, su e giù per la Piazza, con i loro bimbi in carrozzina.
Ancora una volta la Storia ci insegna, con l'ausilio di questa foto dei giorni nostri, che più avanti andiamo e più inesorabilmente perdiamo il piacere di una vita movimentata oramai divenuta asettica e banalmente condotta.