lunedì 20 ottobre 2014

Sassari - Turris Lybisonis - cenni storici.




A CURA DI: Ernesto Dasole


I romani fondarono Porto Torres  col nome di Turris Lybisonis, probabilmente sopra un antico scalo fenicio, e prima del 27 a.C. fu proclamata colonia romana. All'epoca la città aveva una certa importanza commerciale ed era collegata da strade a tutti gli altri centri romani dell'isola e in particolare a "Carales"; il porto la poneva in relazione con altre città costiere del Mediterraneo neo occidentale e del Tirreno. L'abitato era cinto da mura che col trascorrere dei secoli furono potenziate. Durante l'impero la città continuò a mantenere la sua importanza politica e amministrativa e divenne sede di una diocesi cristiana; con le invasioni barbariche la sua importanza diminuì e certamente la sua funzione politica dovette mutare; grazie al porto, tuttavia, conservò una posizione di rilievo. Quando poi in età non determinabile, si formarono i giudicati, fu inizialmente la capitale del Logudoro o di Torres, allo stato attuale da quanto si conosce, non è facile sapere con esattezza per quanto riguarda il processo che spinse, poi i Giudici, a preferire come loro residenza la più sicura Ardara e poi Sassari. Sembra comunque che il porto abbia continuato ad essere attivo, che i mercanti pisani e genovesi vi tenessero i loro fondachi e che nel corso del secolo XVI i Giudici vi abbiano fatto costruire la basilica di San Gavino. E' comunque certo che i Vescovi continuarono a risiedervi fino al secolo tredicesimo. 

Quando anche i Vescovi si trasferirono a Sassari, pur essendo formalmente Porto Torres considerata sede della Diocesi, cominciò inesorabilmente la sua decadenza. Dopo la conquista aragonese, dell'antica città rimanevano poche case attorno alla basilica e si svolgeva una certa attività commerciale in quello che restava dell'antico porto, che i nuovi arrivati, cercavano di valorizzare e rianimare.