giovedì 16 aprile 2015

"IL RACCONTO DELLA CIVILTA' NURAGICA

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A cura del: Prof. Giuseppe Idini


    Sulle orme del grande Mario Grimaldi, Considerato che siamo Sardi, con la S maiuscola, affronterò a puntate, sintetizzandolo, il "Racconto della civiltà Nuragica" Consapevole di non dire niente che già non sapete, ma speranzoso di stimolare il vostro interesse e vostre gradite integrazioni.

     La Civiltà Nuragica si è sviluppata dall'età del bronzo fino all'età del ferro, comprendendo un periodo che va dal 1700-1600 a.C. alla definitiva conquista dell'isola da parte dei Romani 111 a.C.. Viene fatta risalire, come periodo iniziale, alla prima età del bronzo (prima fase).Il suo aspetto peculiare comprende non solo la torre nuragica con un primitivo villaggio, ma anche ceramiche con decorazione a pettine e bronzi d'uso. 

     Al bronzo medio si fa risalire la (seconda fase), è di questo periodo l'architettura elaborata e monumentale delle tombe dei giganti, prendono fisionomia i luoghi di culto denominati templi a pozzo, con cerimonie legate al culto dell'acqua. Nella (terzo fase) raggiunse il suo apogeo la navigazione Micenea, attratta verso l'isola dalle per le sue risorse minerarie. In questo periodo si registra un sensibile progresso di tutto il contesto nuragico, i nuraghi si circondano di atemurali, i villaggi si articolano in gruppi complessi di capanne, le tombe e i templi moltiplicano le loro tipologie costruttive e raffinano la tecnica edilizia inoltre si assiste a una forte corrente di importazione di oggetti metallici legati alla metallurgia dell'isola di Cipro. (Quarta fase),Nella prima età del ferro la produzione bronzistica raggiunge livelli di altissima specializzazione con la produzione di centinaia di statuette, navicelle votive e altri oggetti ornamentali. La ceramica mostra forme eleganti ed elaborate decorazioni dette geometriche. A questa fase si fa risalire anche la grande statuaria di pietra. L'ultimo periodo (quinta fase) è contemporaneo alla fondazione delle prime città Fenice, le ricerche archeologiche vanno documentando una prosecuzione della vita ai margini del mondo Punico e Romano, le caratteristiche della cultura materiale presentano molti significativi cambiamenti, come ad esempio l'uso del tornio per le ceramiche.


LA SOCIETA' NURAGICA

Come i Neolitici e i Protosardi, anche i Nuragici hanno raggiunto la regione da numerose aree del mediterraneo, soprattutto dalla penisola Iberica e dalle coste Africane. La società nuragica appare divisa in classi sociali, la maggioranza del popolo formava la plebe, costituita da pastori, agricoltori , servi pastori, artigiani e piccoli commercianti. Rsalendo la piramide sociale troviamo i sacerdoti ( di ambo i sessi), i nobili latifondisti ed i guerrieri. Al vertice della piramide stava il Re del piccolo stato e grande patriarca della tribù.. Il Re pastore nuragico è un capo assoluto con un Consiglio degli anziani e riassume in se il potere politico, militare religioso e giurisdizionale.

Il metodo costruttivo della Tholos Micenea, è simile ma non uguale a quello del Nuraghe. Nella costruzione Micenea, le pietre vengono disposte a cerchi paralleli con raggio sempre più piccolo . Man mano che la costruzione cresce in altezza, la pseudo cupola tende a collassare all'interno, per questo motivo si rende necessario accumulare sulla costruzione una notevole quantità di terra che con il suo peso contribuisce a stabilizzarla. Praticamente si crea una collina artificiale, che nasconde la struttura, ed alla costruzione si accede attraverso un corridoio ( dromos), le cui pareti laterali, avvicinandosi all'ingresso, aumentano progressivamente in altezza . In sintesi senza la terra questo tipo di costruzione non potrebbe stare in piedi. Il Nuraghe, ben visibile esternamente, si erge maestoso e generalmente senza fondamenta, perché rese superflue dalla sua stessa massa, questo dipende anche dalla natura del terreno sul quale viene edificato . L'ipotesi più comune del nome Nuraghe è “ cumulo di pietre con cavità interna” , la forma basilare è quella di un tronco di cono sormontato da un terrazzo sporgente. All'interno della camera , generalmente circolare, nelle forme più comuni ,si aprono tre nicchie. All'ingresso, nello spessore dei muri, troviamo a dx una nicchia e a sx una scala elicoidale che conduce al piano superiore o al terrazzo. Per ciascuno di questi elementi esistono numerose varietà ed eccezioni: la camera può essere ellittica , le nicchie possono essere una o due, la nicchia di guardia può essere a sx e la scala a dx, possono esserci altri collegamenti interni, ed esistono scale che partono dalle camere etc.. La copertura delle camere è generalmente a falsa cupola(Tholos), ogivale quella dei corridoi e delle scale, e può essere a piattabanda quella di altri vani.
Le porte d'ingresso prevedono l'impiego di un'architrave, poggiante su piedritti, sormontata da due pietre che non si congiungono al centro, aventi funzione di scarico del peso sui piedritti.
L'orientamento dell'ingresso va da Est ad Ovest , ma di preferenza è rivolto a Sud. La muratura è sempre di spessore notevole. Non si sa con precisione come il Nuraghe venisse eretto, certamente non si tratta solo di una muratura esterna riempita di terra , ma è certamente una massiccia struttura dove ogni pietra, ben legata ai lati ,si muove verso l'interno. Soprattutto è ignoto come venissero sollevati i ciclopici blocchi oltre il primo piano. E' certo che al momento della collocazione venissero sbozzati e adattati a quelli già sistemati, è escluso l'uso di malte e leganti.
Una costante nella varietà delle costruzioni nuragiche è la presenza del terrazzo che coronava ogni torre e la muratura di rifascio. Al Nuraghe venivano spesso aggiunte altre torri, fino a cinque variamente disposte e collegate da possenti murature, ottenendo così nuraghi bilobati , trilobati , quadrilobati e pentalobati. Tra la torre centrale e le parti aggiunte, venivano ricavati dei cortili che consentivano la comunicazione tra le varie torri. Come abbiamo detto, il numero delle torri e la disposizione dei cortili varia, contribuendo a rendere ogni Nuraghe un monumento unico. Nei Nuraghi a pianta complessa, veniva aggiunta un'ulteriore cinta esterna detta antemurale. Dei circa 8.000 Nuraghi censiti solo pochi sono stati scavati, ancora meno sono quelli nei quali lo scavo ha interessato anche l'esterno e non più di una dozzina può dirsi esplorata integralmente.
Questo suggerisce prudenza nell'esprimere ipotesi. Il problema appare ancora più serio, se si parla di strutture particolari quali i Nuraghi a corridoio, la cui caratteristica e quella di non avere copertura a Tholos, ma di essere costituiti da uno o più corridoi coperti, nicchie e passaggi comunicanti. In località impervie come la Gallura, la Tholos veniva disinvoltamente abbandonata a vantaggio dell'utilizzo di spazi e ambienti ricavati nelle cavità naturali della roccia. 
Curiosità---
Sono stati trovati: oltre 8000 nuraghi, più di 300 tombe dei giganti , circa 400 bronzetti ed ancora più di 30 templi con pozzo sacro.

Il Nuraghe più alto, Santu Antine (Torralba)mt.23-- quello più grande Su Nuraxi (Barumini) –
il più elevato Nostra Signora del Monte (Fonni) a 1,250mt..
Il Villaggio più grande (Barumini) con 200 capanne---- il più elevato Ruinas (Arzana) a 1.197 mt.
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