- A CURA DI: Tullio Moledda
Fonte cpeleonardo.it
Nel quadro dell'economia agropastorale cui si é fatto cenno, l'umile e talvolta anonimo lavoro degli artigiani sardi ha sempre rappresentato un'attività manuale pratica a larga diffusione, esercitata nei diversi settori con risultati spesso modesti e poco evidenti ma talvolta (e non raramente) anche brillanti e geniali; in ogni caso in grado di soddisfare le esigenze di lavoro avanzate da una folta manodopera. I primi manufatti prodotti in Sardegna nella notte dei tempi sono stati
gli strumenti da lavoro: per la caccia, la pesca e l'agricoltura.
Contenitori in giunco, asfodelo, canna, oggetti pratici di utilizzo quotidiano per quei tempi (divenuti oggi richiestissimi complementi di
arredamento) venivano realizzati dalle abili mani di esperti artigiani. Anche gli utensili di osso, corno, sughero, legno e pelle, decorati con
la punta del coltello, rappresentano un'altra valida testimonianza di artigianato artistico primordiale. L'artigianato sardo, comunque,
esprime le sue indiscutibili caratteristiche nella lavorazione dei metalli nobili quali l'oro e l'argento.
Inizio l'album con la foto di mio fratello Aldo Barbiere vecchio stampo la seconda salone bottega a Sassari ancora qualcuna si trova ancora a seguire il calzolaio , l'ombrellaio, impagliatore di sedie.